giovedì 29 marzo 2012

GIOCO D'AZZARDO UNA PIAGA SOCIALE

"Lo smodato ricorso al gioco d’azzardo finisce per alienare il giocatore dalla realtà, generando comportamenti illegali"


ANCONA - Dal gratta e vinci alle slot machine, dai giochi elettronici ai centri di scommesse per il consigliere regionale Giancarlo D'Anna il problema è fermare la diffusione capillare del gioco d'azzardo che sta diventando una vera e propria "piaga sociale" e in alcuni casi una "dipendenza psicopatologica che rischia di mandare in rovina le persone e le loro famiglie". I più esposti, sostiene D'Anna, sono coloro che appartengono alle categorie deboli come giovani, disoccupati e famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e che pensano di trovare nel gioco la soluzione a tutti i problemi. Questo è quanto recita la mozione del consigliere:



"Preso atto che il gioco d’azzardo muove un volume d’affari pari a 77 miliardi di euro (“Il Sole 24 Ore” del 23 gennaio 2012) che lo smodato ricorso al gioco d’azzardo finisce per alienare il giocatore dalla realtà, generando comportamenti illegali quali furti, frodi, ricerca ossessiva del denaro per affrontare i debiti da gioco e favorisce il consolidamento della criminalità organizzata constatato che nella sola provincia di Pesaro e Urbino si spendono 1.145 euro pro capite per il gioco e in tutta la Regione Marche 4.208 euro pro capite ogni anno (“Il Sole 24 Ore” del 23 gennaio 2012) e in Italia risultano essere affette da questa dipendenza da 900 mila a 1,8 milioni di persone (dato “Saman”, associazione contro dipendenze) che la dipendenza da gioco, configurandosi in vero e proprio disturbo del controllo degli impulsi spesso si associa ad altre dipendenze come l’abuso di alcool e che la dipendenza da gioco vira frequentemente in disturbi dell'umore, con gravi conseguenze psicosociali non solo sul piano personale, ma anche familiare e sociale (divorzi, separazioni, violenze) verificato che la presenza delle slot-machine, dei videopoker e più in generale del “gioco d’azzardo elettronico” ha assunto una dimensione molto rilevante nei pubblici esercizi (bar, circoli ricreativi, tabaccherie etc.) di facile accesso a tutti e diffusa capillarmente in ogni Comune della Regione che spesso negli esercizi in questione si verificano altri atti contrari all’ordine pubblico (risse, furti etc.), chiede al Governo e al Parlamento di assumere tutti i provvedimenti normativi necessari a ridurre fortemente gli orari di utilizzo e a limitare le future installazioni di apparecchi elettronici finalizzati al gioco d’azzardo nei locali pubblici e a vietare il gioco d’azzardo online invita la Regione in accordo con l’Asur Marche a promuovere una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione per informare sui rischi della “ludopatia”, meglio nota come “febbre da gioco”, e dei gravi danni che tale dipendenza provoca auspica che il Parlamento possa, come avvenuto per sigarette e tabacchi, arrivare a vietare la pubblicità riguardante i giochi d’azzardo o, in subordine, a prevederne una ferrea regolamentazione dà mandato al Presidente della Giunta di inviare ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e ai Presidenti delle commissioni competenti la mozione in oggetto".

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